LA PAZ DEL FUTURO

un film di Francesco Clerici e Luca Previtali

La Paz del Futuro è un viaggio personale, politico e artistico, che segue la figura di Janet Pavone, muralista italoamericana che si è unita alla rivoluzione sandinista in Nicaragua negli anni '80.

Una Produzione: Gaby Rasmperger, Point Nemo, Francesco Clerici, Jon Barrenechea

Coproduzione: Daniel Hopewell

Produttori esecutivi: Jon Barrenechea, Fabio Saitto, Andrea Randazzo, Francesco Clerici

Regia, Montaggio, Sceneggiatura: Francesco Clerici e Luca Previtali

con: Janet Pavone, Jon Barrenechea, Daniel Hopewell, Freddy Hernandez Castro, Sergio Michilini

riprese: Francesco Clerici, Eddy Avendano, Juan Carlos Castellón

Soggetto e trattamento: Jon Barrenechea, Francesco Clerici

Musiche: Veteranos del norte

Montaggio del suono: Mattia Pontremoli, Tommaso Barbaro, FULLCODE

Color correction: Diego Diaz Anno: 2022

Paese di Produzione: Italia, UK

Durata e genere 80 minuti / Documentario

Lingua: Spagnolo, Inglese

 

Quasi 25 anni dopo il suo completamento, Janet è invitata a tornare in Nicaragua e insieme a Dan Hopewell a restaurarela loro opera più monumentale: il murale “la Paz del futuro” di Quiabù, nella base militare di Estelì.

Attraverso un uso ampio di materiali d'archivio e nuovi filmati, il film dipinge un ritratto in movimento (nello spazio e nel tempo) di una donna che osserva ciò che resta di una serie di murales e di una rivoluzione, proponendo una riflessione sull'arte pubblica, la politica e il passare del tempo: uno sguardo dal futuro verso il passato, e viceversa.

 
 
 

Nel 2015 l'esercito sandinista ha invitato Janet Pavone e Daniel Hopewell a tornare a Estelí per restaurare l'opera, i cui colori nel frattempo erano sbiaditi. Anche la superficie del muro era parzialmente crollata e il terreno aveva iniziato a ricoprire la parte inferiore del muro.

Janet Pavone, a 80 anni, ha accettato e nel 2015 è andata da Brighton a Estelí per “restituire la memoria” di ciò che il murale celebra e ricorda: la vittoria sandinista avvenuta 26 anni prima.

Nel febbraio 2018 Janet, accompagnata dal figlio Jon, con il quale viveva a Estelí, è tornata ancora una volta in Nicaragua per vedere lo stato attuale del murale, dipinto insieme ad altri artisti e giovani dell'associazione FUNARTE, che ha fondato per dare bambini un'educazione all'arte, alla pittura e alla condivisione.

In questo viaggio ha incontrato i bambini dei laboratori di oggi di FUNARTE e quelli di ieri, diventati a loro volta educatori.

Mentre il murales del Quiabù è stato restaurato, altri sono stati distrutti e altri vanno scomparendo insieme ad alcune immagini di vecchi VHS,

Janet incontra i gesti gli sguardi di se stessa giovane: un viaggio nel tempo, esplorando la memoria e l'arte pubblica di un intero Paese, ma anche di una donna rivoluzionaria.